A VIA NOV
Civitacampomarano, 2020 / Special Thanks: Alice Pasquini, Paolo Manuele, Barbara, Ylenia.
Biancoshock was invited by the Cvtà Street Fest for a very particular collaboration: due to the restrictive situation, the artist was involved in a virtual debate with the citizens through Zoom to give life synergistically to a work of public art. The ambitious challenge was to plan, coordinate and compare remotely all the activities in order to allow citizens to carry out the artwork with their own hands.
In the brainstorming step, the artist, using Google Street View for possible ideas, came across the image of the local bus-stop, a typical street furniture that is certainly interesting for a public installation. But the image on Google Street View dates back to 2011 and, a short time later the Google car passage, the bus-stop was removed, without being replaced by a new one.
The bus still continued to stop at the old bus-stop, even if no urban transport company had restored a new one in the small village, which is already suffering from a very limited public transport service.
This is how A-VIA-NOV (in dialect it means New Street) was born. The citizens, using their artisanal skills, built a new bus-stop in the same place where the institutional one resided, choosing the shape, the colors, the useful information and its name.
The bus shelter was designed to be installed nearby the historical bench of Civitacampomarano, where the inhabitants meet for a chat at the end of the day, a symbolic place to keep the sociability alive.
In addition to the shelter, we decided to also create the bus pole, which shows the institutional signage and the updated timetables of the urban routes that connect the village with the city. To complete the-bus stop they placed an information panel that shows an imaginary map of the public transport network: three service lines of emotional transport (thought as three generational lines - the young people line, the adults line and the elderly one) that, through conceptual stops, cross each other to reach different destinations, visually creating the word ‘CVTA’.
A Via Nov is a (bus) stop to start again.
/ IT
L’artista Biancoshock è stato invitato dal Cvtà Street Fest ad una collaborazione molto particolare: date le restrizioni dovute alla situazione attuale, l’artista è stato coinvolto in un dibattito virtuale su Zoom con la cittadinanza, con lo scopo di dar vita sinergicamente ad un’opera di arte pubblica. La sfida ambiziosa è stata quella di progettare, coordinarsi e confrontarsi a distanza per permettere agli abitanti di realizzare l’opera con le proprie mani.
Nella fase di brainstorming l’artista, utilizzando Google Street View per possibili spunti, si è imbattuto nell’immagine della fermata del pullman, un complemento d’arredo urbano sicuramente interessante per un’installazione pubblica. Ma l’immagine su Google Street View risaliva al 2011; poco tempo dopo il passaggio della Google Car la fermata dell’autobus fu rimossa, senza esser mai più sostituita.
I pullman di linea, per abitudine, continuano tutt’oggi a fermarsi nei pressi della vecchia fermata, anche se nessuna società di trasporti urbani ne ha ripristinata una nuova nel piccolo paese, già sofferente per un servizio di trasporto pubblico assai limitato.
Ed è così che è nata A-VIA-NOV (in civitese Strada Nuova). I civitesi, utilizzando le competenze artigianali di alcuni concittadini, si sono costruiti una nuova fermata del pullman nello stesso luogo in cui risiedeva quella istituzionale, scegliendo la forma, i colori, le informazioni utili da inserire e il nome.
La pensilina è stata progettata su misura per essere installata intorno alla storica panchina di Civitacampomarano, dove ogni giorno gli abitanti si incontrano per quattro chiacchierare a fine giornata, un luogo-simbolo di quella socialità che ormai è sempre più lontana dalla nostra quotidianità.
I colori scelti riprendono quelli dello stemma di Civita, per ribadire ancora una volta la forte appartenenza alla propria comunità. Insieme alla pensilina è stato creato il palo della fermata, che riporta il cartello di segnaletica istituzionale e gli orari aggiornati delle tratte urbane che collegano a Campobasso e Termoli.
A completare la pensilina, la struttura delle affissioni comunali accoglie un pannello informativo che riporta una mappa della rete di trasporti pubblici immaginaria: tre linee di servizio (pensate come tre linee generazionali – quella dei giovani, quella degli adulti e quella dei più anziani) di trasporto emotivo che, attraverso delle fermate concettuali, si incrociano tra di loro per arrivare a destinazioni diverse, formando visivamente la parola CVTA.
A Via Nov è una fermata per ripartire.